- farina 0 250 g
- zucchero semolato 80 g
- burro a temperatura ambiente 70 g
- uovo medio 1 (sgusciato 50 g)
- vermut bianco o vino liquoroso 30 g
- liquore all’anice 30 g
- uvetta 40 g
- pinoli 30 g
- cedro candito a cubetti 40 g
- arancia candita a cubetti 30 g
- fichi secchi 50 g
- gherigli di noci 50 g
- semi di finocchio ½ cucchiaino
- semi di anice ½ cucchiaino
- lievito in polvere per dolci 10 g
- sale 1 pizzico
È il dolce natalizio tipico della Liguria. Le sue origini probabilmente risalgono già ai tempi degli Egizi e dei Greci ma la leggenda narra che nel Cinquecento Andrea Doria avesse indetto una gara tra pasticceri genovesi per creare un dolce che diventasse il simbolo della città e della sua ricchezza. Oltre a essere buono, però, doveva potersi conservare a lungo, anche nei viaggi per mare.
Cominciate mettendo in ammollo l’uvetta fino a reidratarla, poi scolatela e tamponatela.
Tritate molto finemente i semi di finocchio e anice. Tagliate a pezzetti i fichi secchi e tritate grossolanamente i gherigli di noci.
Mettete in una ciotola il cedro e l’arancia a cubetti, i fichi e le noci, i pinoli e l’uvetta, lo zucchero e la farina, il lievito, l’anice, il finocchio e il sale. Mischiate tutto e aggiungete il liquore all’anice, il vermouth e il burro a temperatura ambiente; impastate fino ad ottenere un composto omogeneo e trasferite il tutto su un piano di lavoro.
Formate una pagnotta piuttosto bombata e mettetela su di una teglia foderata con carta da forno.
Cuocete ora il pan dolce in forno statico a 170° per circa 50 minuti. Trascorso il tempo indicato estraete il pandolce dal forno e lasciatelo raffreddare prima di servirlo