Il borgo di Seborga è avvolto da una magica atmosfera dove storia, cultura e tradizioni si intrecciano in modo unico. Nel corso dei secoli, ha attraversato diversi passaggi di potere, fino al 1729, quando fu venduto dai monaci ai Savoia, passando successivamente al Regno di Sardegna e, infine, al Regno d’Italia.
Tuttavia, gli abitanti di Seborga contestano la validità formale di questa cessione e sostengono di essere rimasti indipendenti dal Regno d’Italia fin dal 1861, sostenendo che l’annessione sia stata “unilaterale e illegittima”.
Il Principato di Seborga non è riconosciuto né a livello internazionale, né dallo Stato Italiano, che mantiene il controllo politico sulla zona.
All’interno del comune di Seborga, esiste persino una moneta chiamata “il luigino”, accettata negli esercizi commerciali locali e con un valore comparabile a circa 6 dollari. Inoltre, troviamo un Principe, un Consiglio della Corona e un corpo di Guardia del Principato. Pur non avendo valore legale, questi organismi contribuiscono a creare un’atmosfera particolare e affascinante in questo piccolo centro storico.
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